maggio 20, 2004

no panic

tempo fa ho spedito tre riassunti ad un congresso internazionale che si tiene quest anno a taormina.

ci si portano solo poster, non si fanno relazioni.

ieri mi arriva una mail: "I am glad to infom you that your scientific contribution submitted at the meeting has been included by the Chairmen among contributions selected for oral communication during the workshop session... The aim is to get a real discussion going..."

panic.
è un congresso internazionale: si parla solo in inglese.

devo trovare un sacco di bibliografia da leggere, mica si può andare a un congresso così senza essere più che preparati.

the aim is to get a real discussion going... Real discussion, mica un raccontino raffazzonato, una bella discussione con il top dei collagenisti mondiali. tipo quelli di cui leggi tutti gli articoli e ti dici magari fossi brava così.

e se poi non capisco le domande che faranno?

e se poi non so proprio rispondere??


respiro profondo.
la bibliografia l'ho letta, la bibliotecaria mi sta cercando gli ulteriori articoli che ho chiesto, l'argomento lo conosco, è mio, l'ho fatto io, loro sono glad to inform me, ovvero è stato il mio lavoro a interessare loro.

no. no panic.
perché paura? adrenalina che scorre rapida, notti senza sonno, la voglia di leggere e sapere che come sempre è dentro di me.
la voglia di scoprire e di raccontare quello che ho scoperto.
e la voglia di sentire domande, di farmi dare risposte, di discutere animatamente, con sempre fermo nel cuore il concetto che la ricerca è un divenire, che non ci sono verità assolute né dogmi, ma mille sfumature per ogni asserzione, mille confutazioni per ogni certezza espressa.

è una sfida, un'opportunità che a pochi è data. soprattutto a pochi giovani.

signori, raccolgo il guanto con grazia, mi inchino a voi ed invece di inforcare gli occhiali da topo di biblioteca, infilo un paio di pattini e macino kilometri lungo il mio lago.

ché pensare mentre si corre, è tutta un'altra vita.

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