maggio 10, 2004

famiglie 1

pranzo di famiglia.
che poi famiglia vuol dire tredici persone che in qualche modo hanno un legame parentale, che sia di sangue diretto o legale.
che nel mio caso vuol dire:
una nonna che ha compiuto oggi 85 anni (motivo del pranzo di famiglia, da me -ahimé- fortemente voluto.)
i tre figli della nonna: papà, il maggiore, e i suoi due fratelli.
la moglie dello zio di mezzo.
la seconda moglie dello zio cadetto.
i nipoti: io, la maggiore ed unica femmina; il secondo, figlio di primo letto dello zio cadetto; il terzo ed quarto, figli di unico letto dello zio di mezzo; il quinto, figlio di secondo letto dello zio cadetto (la seconda moglie dello zio cadetto ha altri tre figli, di cui due dal primo matrimonio ed uno da un amante; uno dei tre è in carcere per traffico internazionale di stupefacenti, uno traffica in palline da golf, l'altro non ci è mai stato dato di conoscerlo).
il mio uomo: purtroppo per lui, vive con me e i pranzi di famiglia gli toccano.

antefatti.
la seconda moglie dello zio cadetto gli ha appena chiesto la separazione: 16.000 euro al mese di alimenti, per poter mantenere il tenore di vita per se stessa ed i figli.
la moglie dello zio di mezzo da sempre non parla con la moglie dello zio cadetto: lei è stronza di suo, ma bisogna darle atto che fin da subito aveva capito che "quell'altra" mirava solo ai soldi di famiglia (quali???).
i nipoti (tra la più grande e il più piccolo corrono 18 anni) non si siedono insieme alla medesima tavola da quando, piccini, non avevano un tavolo tutto per loro (il tavolo -appunto- dei bambini).
la nonna è sorda: seduta a metà della tavolata non capiva una mazza.

sensazioni.
camminare sulle uova.

è finita senza spargimenti di sangue.
ma che fatica.
meno male che di compleanni della nonna ne festeggiamo solo uno ogni cinque.

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