settembre 02, 2008

pensavi che fosse solo un sogno

pensavi che fosse solo un sogno.
e invece sono già passati tre anni. tre anni e un po', a dire il vero, ché i cinque mesi del congedo di maternità hanno ritardato di cinque mesi il ricevimento di questa lettera.
oggi invece è arrivata, la lettera tanto agognata, quella che recita che è ora di confermarti nel ruolo che già ricopri, quello di ricercatore universitario.
e allora scrivi, scrivi, scrivi, febbrile, tutto quello che in questi tre anni hai fatto, tacendo delle volte in cui hai fatto, semplicemente, da cassa di risonanza, da muro umano, ai problemi altrui.
e invece scrivi scrivi scrivi, febbrile, raccontanto dei successi, dei lavori, dei tuoi studenti, delle tue lezioni, dei tuoi congressi.
che bello.
:-)

settembre 01, 2008

ventitre e trentanove

il sonno tarda.
il ranocchio ha dormito prima accoccolato addosso a me sulla poltrona ed ora riposa occupando tutto il suo lettino e buona parte del lettone, neanche fosse un gigante invece di essere 9 chili di cucciolo.
la gattina dei vicini ha sonnecchiato sull'altra poltrona sin'ora, dopo aver giocato con tommaso tutta la sera, per la sua felicità.
io stanca girovago tra i pensieri minuti e sottili, schivando quelli grevi, ascoltando il battito del mio cuore e il fresco sulla pelle.
infilare il pigiama, sdraiarsi, rannicchiarsi sotto il lenzuolo e dormire fino al mattino.
sogno una notte intera senza sveglie, già sapendo che, come ogni notte, me ne toccheranno almeno due.