novembre 04, 2005

ragnatele

dimenticata tra i post non pubblicati, rende bene quello che oggi ho dentro.

una ragnatela di sole entra dalla finestra.
scalda il polso che colpisce, ferisce gli occhi ancora disabituati alla luce calda dell'estate.
mi scopro a guardarmi intorno: gli iris viola che occhieggiano nell'erba alta, le robinie che spigliate spargono petali bianchi, i primi semi dei pioppi che svolazzano.

e i soffioni.

bambina, prendevo un fiato grosso da gonfiare le guance e di colpo sputavo tutta quell'aria chiudendo stretti gli occhi: non volevo guardare i piumini volare nella brezza, volevo solo aprire gli occhi e vedere lo stelo vuoto, disadorno, quando avrei potuto essere certa che il mio desiderio si sarebbe avverato.

ragazzina, guardavo i piumini immersa nella ragnatela dei mille desideri tra cui sceglierne uno ed uno solo. amore. gioia. passione. felicità. abbracci. occhi in cui perdersi. mille parole che sembravano allora desideri diversi mentre non erano altro che un unico sogno. individuato il sogno, chiudevo gli occhi un istante, le dita appena appoggiate sullo stelo morbido e umido, li riaprivo e dolcemente soffiavo, guardando tra le ciglia socchiuse il bianco volare nel sole accecante di un prato verde dall'erba non tagliata.

oggi, sono uscita furtiva nel sole del mezzogiorno ed ho raccolto un soffione.
l'ho scelto con cura, che i piumini fossero già maturi per volare via, gli occhi bene aperti ed unico desiderio tra i pensieri impigliati, ho soffiato piano, girandolo in modo da soffiar via ogni singolo piumino.

lo stelo tra le dita ancora caldo del mio respiro, ho ritrovato intatta la mia magia bambina.

3 commenti:

Roberto Iza Valdés ha detto...
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Roberto Iza Valdés ha detto...
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Unknown ha detto...
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