settembre 02, 2005

a rimboccarsi le maniche

spulcio i giornali delle agenzie immobiliari, evidenziando gli annunci più promettenti.
ascolto attenta le spiegazioni di chiara, marta, maria, alessandra, giovanna, erica, davide, luca, michele, genoveffa e sarchiapone che elencano le attrattive dei troppo cari "ampio salone", "arco in pietra", "caminetto", "soppalco", "lavanderia" e che giustificano le mancanze "non c'è il box, ma in zona ci sono ampie possibilità di parcheggio" "no, non è proprio in centro ma i mezzi sono proprio a quattro passi" "sì, è un trilocale di 45 mq con anche una cucina abitabile e gli ambienti sono ampi" di quelli che economicamente tra lo stipendio mio e quello di franco ci potremmo anche stare.
poi abbasso il telefono e lo sguardo si perde smarrito.

convoglio le energie in un progetto. ragiono su costi profitti e perdite. guardo fotografie di sale e bagni.
l'importante è concentarsi sul nuovo: serve a non crollare guardando i cocci di quel che resta del vecchio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"l'importante è concentarsi sul nuovo: serve a non crollare guardando i cocci di quel che resta del vecchio."

Dio solo sa quant'è vero...

ti voglio bene
tanto

Alex

lulu ha detto...

Dio?
uhm, mi sarai mica diventato credente?
;-)
lulu