nevica da ore, una neve sottile sottile, asciutta, che attacca anche sulla giacca intanto che cammini, lesta, ché sei senza cappello, tra la macchina e la porta.
nevica e io guardo, bambina, fuori dalla finestra a quadri il paesaggio che cambia, i rumori che non sono più rumori ma suoni attutiti, la lentezza del mondo intorno, richiesta gridata dal tempo che imperversa.
oggi esco presto, da questa gabbia di matti, per portare tommaso ad ascoltare il suono della neve, a rotolarsi, nel caldo del suo giaccone, nel ghiaccio morbido, a correre fino a non aver più fiato.
un pomeriggio solo per noi, per coccolarci in questo spiraglio di inverno freddo che non ci aspettavamo quasi più me che ci fa solo un gran bene.
un pomeriggio per rallentare i nostri ritmi di solito troppo, troppo spinti anche e soprattutto per lui.
sarà un pomeriggio meraviglioso.