maggio 30, 2007

pace

la tenda color panna fluttua nel vano della porta finestra, schermando lieve il sole che cerca di scaldare l'aria.
il gatto, sornione, sta acciambellato come un gatto sulla mia camicia da notte, per terra di fianco al letto, le zampine davanti appoggiate alle mie scarpe da tennis bianche e rosa, fuseggiando piano.
il cortile, il nostro cortile così rumoroso, è stranamente in pace, complici le ore del meriggio.
il pupo scalcia contro il diaframma, a ricordarmi che è lì, ma lo fa dolcemente, quasi un ticchettio ad indicare che è iniziato il conto alla rovescia: mancano quindici giorni, mamma.
il silenzio dei miei pensieri, che hanno smesso di urlarmi le cose da fare e di cui preoccuparmi.
la borsa per l'ospedale, pronta ad ogni evenienza.
e nulla, ora, può scalfire questa mia pace. non la riunione sul lavoro di oggi pomeriggio (non pensavate che avrei preso sul serio il congedo di maternità, vero?), non gli impegni lavorativi di venerdì né quelli ludici-meno ludici del we.
è pace dell'animo.
è serenità dolce.

più probabilmente è beata incoscienza.

maggio 23, 2007

15 anni

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